PUNTATA di REPORT 10/04/2011
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PUNTATA di REPORT 10/04/2011
Approfondimento:
http://www.report.rai.it/dl/docs/1302458627250prodotto_pdf.pdf
“Condividi” e “connetti” sono le parole del momento su tutte le piattaforme sociali: Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare, LinkedIn… Ce ne sono ormai a decine e anche chi aveva delle remore si sta iscrivendo. Tra gli Italiani che vanno su internet, 1 su 2 usa Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg a 26 anni si è fatto un gruzzolo di 7 miliardi di dollari. Anche Larry Page e Sergey Brin avevano 26 anni quando hanno fondato Google e oggi si son messi da parte 15 miliardi di dollari a testa. E’ una nuova corsa all’oro nel Far West digitale. Milioni di Gigabytes delle nostre informazioni personali scalpitano per uscire dai corral delle fattorie di server californiane. I nostri nomi e cognomi, indirizzi, numero di cellulare, gusti, preferenze sessuali e d’acquisto, vogliono correre liberi nelle praterie della Rete dove i pubblicitari non vedono l’ora di prenderle al lazo e Facebook ha il compito di trattenerli. Ma ci riesce sempre? E Google, cosa sa di noi e cosa se ne fa delle informazioni che raccoglie? Condividere è facile anche su Youtube, dove gli Italiani cliccano i video un miliardo di volte al mese e può succedere che qualcuno condivide la roba tua anche se non te lo saresti mai aspettato. Come si fa a difendersi? E come si evitano le trappole che i criminali allestiscono per derubare gli utenti di Facebook quando cliccano il tasto “mi piace”? Circa 17 milioni di Italiani usano Facebook ogni giorno per comunicare con i loro amici, ma in certi casi ti ritrovi buttato fuori. C’è libertà di espressione su Facebook o hanno fatto accordi con il Ministero dell’Interno per monitorare quello che dicono gli utenti? Intanto l’Autorità garante delle comunicazioni sta preparando un sistema per oscurare parti di siti italiani o per sbarrare totalmente l’accesso ai siti esteri sospettati di violare il diritto d’autore. Migliaia di siti potrebbero diventare inaccessibili come oggi capita a thePiratebay, ma c’è anche il sistema per aggirare la censura italiana. Si può tenere insieme la libertà d’espressione con il profitto oppure come ritengono gli hacker solo una Rete anonima e gratuita è libera e al riparo da ogni controllo? Meglio esporsi come raccomandano i californiani o vivere nascosti come raccomandava
Epicuro 2300 anni fa e oggi Wikileaks?
http://www.report.rai.it/dl/docs/1302458627250prodotto_pdf.pdf
“Condividi” e “connetti” sono le parole del momento su tutte le piattaforme sociali: Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare, LinkedIn… Ce ne sono ormai a decine e anche chi aveva delle remore si sta iscrivendo. Tra gli Italiani che vanno su internet, 1 su 2 usa Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg a 26 anni si è fatto un gruzzolo di 7 miliardi di dollari. Anche Larry Page e Sergey Brin avevano 26 anni quando hanno fondato Google e oggi si son messi da parte 15 miliardi di dollari a testa. E’ una nuova corsa all’oro nel Far West digitale. Milioni di Gigabytes delle nostre informazioni personali scalpitano per uscire dai corral delle fattorie di server californiane. I nostri nomi e cognomi, indirizzi, numero di cellulare, gusti, preferenze sessuali e d’acquisto, vogliono correre liberi nelle praterie della Rete dove i pubblicitari non vedono l’ora di prenderle al lazo e Facebook ha il compito di trattenerli. Ma ci riesce sempre? E Google, cosa sa di noi e cosa se ne fa delle informazioni che raccoglie? Condividere è facile anche su Youtube, dove gli Italiani cliccano i video un miliardo di volte al mese e può succedere che qualcuno condivide la roba tua anche se non te lo saresti mai aspettato. Come si fa a difendersi? E come si evitano le trappole che i criminali allestiscono per derubare gli utenti di Facebook quando cliccano il tasto “mi piace”? Circa 17 milioni di Italiani usano Facebook ogni giorno per comunicare con i loro amici, ma in certi casi ti ritrovi buttato fuori. C’è libertà di espressione su Facebook o hanno fatto accordi con il Ministero dell’Interno per monitorare quello che dicono gli utenti? Intanto l’Autorità garante delle comunicazioni sta preparando un sistema per oscurare parti di siti italiani o per sbarrare totalmente l’accesso ai siti esteri sospettati di violare il diritto d’autore. Migliaia di siti potrebbero diventare inaccessibili come oggi capita a thePiratebay, ma c’è anche il sistema per aggirare la censura italiana. Si può tenere insieme la libertà d’espressione con il profitto oppure come ritengono gli hacker solo una Rete anonima e gratuita è libera e al riparo da ogni controllo? Meglio esporsi come raccomandano i californiani o vivere nascosti come raccomandava
Epicuro 2300 anni fa e oggi Wikileaks?
Re: PUNTATA di REPORT 10/04/2011
lelekiss ha scritto:Succo, in Sintesi:
“Condividi” e “connetti” sono le parole del momento su tutte le piattaforme sociali: Facebook, Youtube, Twitter, Foursquare, LinkedIn… C’è libertà di espressione su Facebook o hanno fatto accordi con il Ministero dell’Interno per monitorare quello che dicono gli utenti? Intanto l’Autorità garante delle comunicazioni sta preparando un sistema per oscurare parti di siti italiani o per sbarrare totalmente l’accesso ai siti esteri sospettati di violare il diritto d’autore. Migliaia di siti potrebbero diventare inaccessibili come oggi capita a thePiratebay, ma c’è anche il sistema per aggirare la censura italiana. Si può tenere insieme la libertà d’espressione con il profitto oppure come ritengono gli hacker solo una Rete anonima e gratuita è libera e al riparo da ogni controllo? Meglio esporsi come raccomandano i californiani o vivere nascosti come raccomandava
Epicuro 2300 anni fa e oggi Wikileaks?
- una delle Risposte possibili:
Non vi viene da pensare che a qualcuno potrebbe
interessare il fatto che a voi "Piace" il mio stato? O_O
Riflessione possibile
lelekiss ha scritto:
- una delle Risposte possibili:
Non vi viene da pensare che a qualcuno potrebbe
interessare il fatto che a voi "Piace" il mio stato? O_O
La contro risposta potrebbe essere di questo tipo:
La tua riflessione a voluto qualche ora di riflessione
nel qual motivo filosofico e concettuale della frase
stessa, cioè "Vengo e ti Spiego" come direbbe un mio
Amico Oriundo UK.
Il Fatto stesso che io risponda al tuo stato
fa si che io voglia che tale segnalazione venga
percepita da più gente possibile, quindi:
Google, Facebook, FBI, CIA, o chi per loro
Non fanno altro che aiutarmi in questo
perché dal momento che ho sottoscritto
il mio consenso a partecipare ad un social network
So benissimo che verrò monitorato costantemente
da chiunque volesse e dall'intero pianeta.
Quindi la mia consapevolezza iniziale fa si
che questa domanda si annulli automaticamente
se ritieni che io abbia una mente razionale.
MA ciò che stanno tentando questi signori (infiltrati
a REPORT) e proprio sgretolare la tua prima decisione
di non aver paura di un social network che a il potere
di spezzare Nazioni intere, e per cui va fatto qualcosa
ma non sanno nemmeno loro cosa, e quindi sparano...
La domanda è? Dove sparano???!
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